Libro de abacho
Persona, Matematico
Periodo: (sec. XV)
Note biografiche: Matematico, scrittore veneziano, morì circa nel 1491. È ricordato soprattutto per un trattato di matematica mercantile dal titolo "Arithmetica", che ebbe grande diffusione in Italia e influenzò la stesura di opere successive della stessa tipologia, come "L'uso pratico dell'aritmetica" di Oberto Cantone.
Periodo: (sec. XV)
Note biografiche: Matematico, scrittore veneziano, morì circa nel 1491. È ricordato soprattutto per un trattato di matematica mercantile dal titolo "Arithmetica", che ebbe grande diffusione in Italia e influenzò la stesura di opere successive della stessa tipologia, come "L'uso pratico dell'aritmetica" di Oberto Cantone.
Persona, Editore e libraio
Ruolo: Tipografo
Periodo: (sec. XVI)
Note biografiche: Figlio maggiore di Alessandro, condusse la sua attività a Venezia. La prima edizione sottoscritta "Francesco di Alessandro Bindoni" comparve nel 1523: si trattava de "Il perché di Girolamo di Manfredi", operetta assai popolare in quei tempi. Le edizioni datate 1524 riguardavano: cantari di argomenti vari, facezie in rima, curiosità, libretti ascetici. Nel 1524 si costituì la società regolare "Francesco di Alessandro Bindoni e Maffeo Pasini compagni", con bottega "presso la parochia de san Moysè nelle case nove Iustiniane"; la società adottò come marca editoriale ed insegna "l'Angelo Raphael". Probabilmente la primitiva azienda fondata dal padre Alessandro fu ceduta allo zio Agostino, giacché questi usò la marca "della Giustizia" ed il figlio suo Marco (sul cadere del secolo) si trova "librarius ad signum Iustitiae de contrata sancti Salvatoris". Durante i primi anni di vita della società Bindoni–Pasini, Francesco continuò ancora una ridotta attività tipografica in proprio, stampando sia per suo conto, sia per conto di Giovan Battista Pederzani e degli eredi di Ottaviano Scoto. Ma dopo il 1527 questa attività indipendente cessò. I due soci si limitarono a ristampare testi affermati, opere di smercio facile e sicuro; in particolare poemi e romanzi cavallereschi, perché molto richiesti, insieme ad opere ascetiche oltre a numerose edizioni di romanzi, novelle, rime giocose, poemetti di vario argomento. Considerato il loro genere di editoria, assolutamente imprevedibile appare nel 1528 la loro ristampa del "Missale Romanum glacoliticum", seconda edizione dopo la prima – veneziana anch'essa – datata 22 genn. 1483 e stampata da un tipografo non identificato per i frati francescani delle chiese slovene che seguivano il ritum Romanum. I bellissimi tipi che fece disegnare e fondere il Torresano per il suo Breviarium Romanum glacoliticum del 1493 sono stati usati dai Bindoni–Pasini per questo Missale, che è risultato di singolare bellezza, freschissimo nei caratteri, di perfetta eleganza nella disposizione delle pagine.
Ruolo: Tipografo
Periodo: (sec. XVI)
Note biografiche: Figlio maggiore di Alessandro, condusse la sua attività a Venezia. La prima edizione sottoscritta "Francesco di Alessandro Bindoni" comparve nel 1523: si trattava de "Il perché di Girolamo di Manfredi", operetta assai popolare in quei tempi. Le edizioni datate 1524 riguardavano: cantari di argomenti vari, facezie in rima, curiosità, libretti ascetici. Nel 1524 si costituì la società regolare "Francesco di Alessandro Bindoni e Maffeo Pasini compagni", con bottega "presso la parochia de san Moysè nelle case nove Iustiniane"; la società adottò come marca editoriale ed insegna "l'Angelo Raphael". Probabilmente la primitiva azienda fondata dal padre Alessandro fu ceduta allo zio Agostino, giacché questi usò la marca "della Giustizia" ed il figlio suo Marco (sul cadere del secolo) si trova "librarius ad signum Iustitiae de contrata sancti Salvatoris". Durante i primi anni di vita della società Bindoni–Pasini, Francesco continuò ancora una ridotta attività tipografica in proprio, stampando sia per suo conto, sia per conto di Giovan Battista Pederzani e degli eredi di Ottaviano Scoto. Ma dopo il 1527 questa attività indipendente cessò. I due soci si limitarono a ristampare testi affermati, opere di smercio facile e sicuro; in particolare poemi e romanzi cavallereschi, perché molto richiesti, insieme ad opere ascetiche oltre a numerose edizioni di romanzi, novelle, rime giocose, poemetti di vario argomento. Considerato il loro genere di editoria, assolutamente imprevedibile appare nel 1528 la loro ristampa del "Missale Romanum glacoliticum", seconda edizione dopo la prima – veneziana anch'essa – datata 22 genn. 1483 e stampata da un tipografo non identificato per i frati francescani delle chiese slovene che seguivano il ritum Romanum. I bellissimi tipi che fece disegnare e fondere il Torresano per il suo Breviarium Romanum glacoliticum del 1493 sono stati usati dai Bindoni–Pasini per questo Missale, che è risultato di singolare bellezza, freschissimo nei caratteri, di perfetta eleganza nella disposizione delle pagine.
Contenuto in

Arcangelo Raffaele e Tobiolo (angelo che tiene per mano un bambino con un pesce). A destra un cane
# | Collocazione | Prestabile | Disponibilità | |
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IRCRES (GE) - ISEM | UTENZA: Y.I.1 | No | Biblioteca |

