Sulla inutilità della questione intorno alla misura delle forze vive per la risoluzione de' problemi dinamici e sulla impossibilità di definire questa disputa per mezzo di alcuno esperimento memoria dell'ab. Angelo Zendrini socio p. dell'accad. I. R. di Sc. Let. ed Ar. di Padova
Responsabilità principale Zendrini, Angelo
Persona, Venezia Periodo: (1763–1849)
Pubblicazione In Venezia : presso Antonio Rosa, 1804
Descrizione fisica 53, [3] p. ; 8°
Codici internazionali Impronta n–t– e–e– sei– ceos (3) 1804 (A)
Paese di pubblicazione Italia
Lingua Italiano (Il documento è nella lingua originale dell'opera)
Contenuto in
Percorso Tematico I libri antichi del Centro di Studio sulla Storia della Tecnica del CNR di GenovaPercorso Tematico I libri antichi del CSST del CNR di Genova che trattano di energia
Note riferite all'edizione e alla storia bibliografica A–B⁸ C¹². – Nel frontespizio piccolo ornamento xilografico e citazione di Orazio in latino "unus utrique Error, sed variis illudit partibus" (Hor. 1. 2. Sat. 3.)
Note riferite alla responsabilità intellettuale Angelo Zendrini, matematico italiano, prese l'abito talare e si recò all'Università di Padova per studiare le leggi civili e canoniche e matematica. Nel 1807 scrisse l'elogio al suo parente Bernardino Zendrini (1679–1747) che affrontò e risolse i problemi idraulici del territorio nella sua qualità di "Soprintendente generale delle acque, fiumi, lagune e porti della Repubblica Veneta " studiando la possibilità di difesa della laguna dall'attività dinamica e devastante del mare Adriatico. Nel 1812 Angelo divenne professore di Matematica all'Università di Padova ma nel 1817 dovette lasciare la cattedra poiché colpito da cecità. Nel 1840 divenne il primo presidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.
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Collocazione
Prestabile
Disponibilità
IRCRES (GE) - ISEM UTENZA: Y.II.3 No
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