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Il saggio si sofferma sulla prima fase dell'epidemia a Napoli nel 1656. Esso analizza in particolare alcune lettere del viceré, il conte di Castrillo, e di un suo ministro, Gaspar de Sobremonte, attraverso cui si evince che vi fu un forte investimento sulla tesi che attribuiva il male a 'nemici della Corona'. Il saggio si sofferma poi sulle lettere che gli stessi (viceré e ministro) scrissero, dopo l'estate, mostrando come, oltre ad essere vere e proprie 'ricostruzioni' dell'epidemia da parte di chi l'aveva gestita, con dati che hanno un loro interesse storico, siano anche delle forme di autodifesa rispetto a 'censure', che vennero rivolte al conte di Castrillo anche a Madrid. El ensayo se centra en la primera fase de la epidemia de peste de 1656 en Nápoles. El trabajo analiza, en particular, algunas cartas del Virrey, conde de Castrillo, y de uhno de sus ministros, Gaspar de Sobremonte, de las que se desprende que hubo una decidida apuesta por la tesis que atribuía el mal a uno 'enemigos de la Corona'. Finalmente, el ensayo aborda las cartas escritas posteriormente, después del verano, por el Virrey y el ministro: estas cartas tienen un intrínseco interés histórico, porque permiten reconstruir la dinámica de la epidemia a partir del testimonio de los mismos que la gestionaron y, además, revelan su carácter de "autodefensa" contra las críticas dirigidas al Conde de Castrillo incluso desde Madrid.
# | Collocazione | Prestabile | Disponibilità | |
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ISEM (MI) - ISEM | Coll 29.43 | No | Biblioteca |