Physica subterranea profundam subterraneorum genesin e principiis hucusque ignotis ostendens. Opus sine pari, primum hachtenus et princeps, editio nouissima. Praefatione utili praemissa, indice locupletissimo adornato, sensuumque et rerum distinctionibus, libro tersius et curatius edendo, operam nauauit et specimen Beccherianum, fundamentarum, experimentorum, subjunxit Georg. Ernestus Stahl D. prof. publ. ordin. hall.
Persona, Alchimista, chimico, studioso e avventuriero tedesco
Periodo: (1635–1682)
Note biografiche: Conosciuto per il suo sviluppo della teoria della combustione del flogisto e il suo avanzamento del cameralismo austriaco, Becher nacque a Spira durante la guerra dei trent'anni. Suo padre, ministro luterano, morì quando Becher era un bambino. Dovette, pertanto, già dall'età di tredici anni Becher occuparsi del mantenimento della madre e dei due fratelli. Imparò e praticò diversi piccoli mestieri, dedicò le sue notti allo studio delle descrizioni più varie e guadagnò una miseria insegnando. Nel 1654, all'età di diciannove anni, pubblicò i Discurs von der Großmächtigen Philosophischen Universal–Artzney / von den Philosophis genannt Lapis Philosophorum Trismegistus (discorso sull'onnipotente medicina filosofica e universale del filosofo Lapis Philosophorum Trismegistus) sotto lo pseudonimo di Solin Salzthal di Regiomontus. Fu pubblicato in latino nel 1659 come "Discursus Solini Saltztal Regiomontani de potentissima philosophorum medicina universali, lapis philosophorum trismegistus dicta" (tradotto da Johannes Jacobus Heilmann) nel sesto volume del "Theatrum Chemicum". Nel 1657 fu nominato professore di medicina all'Università di Mainz e medico dell'arcivescovo elettore. La sua "Metallurgia" fu pubblicata nel 1660; l'anno successivo apparve il suo "Character pro notitia linguarum universali", in cui fornisce 10.000 parole da usare come lingua universale. Nel 1663 pubblicò "Oedipum chemicum" e "Thier– Kräuter– und Bergbuch" un libro su animali, piante e minerali. Nel 1666 fu nominato consigliere del commercio a Vienna, dove aveva ottenuto il potente sostegno del primo ministro dell'imperatore Leopoldo I. Inviato dall'imperatore in missione nei Paesi Bassi, vi scrisse in dieci giorni "Methodus Didactica", seguito da "Regeln der Christlichen Bundesgenossenschaft" e "Politischer Discurs von den eigentlichen Ursachen des Auf– und Abblühens der Städte, Länder und Republiken". Nel 1669 pubblicò "Physica subterranea"; lo stesso anno fu impegnato con il conte di Hanau in un piano per acquisire la colonizzazione olandese della Guiana dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali. Fu nominato medico dell'elettore di Baviera, nel 1670 consigliere per la fondazione di una fabbrica di seta e proporre progetti per una grande compagnia di commercio con i Paesi Bassi e per un canale per unire il Reno e il Danubio. Nel 1678 attraversò l'Inghilterra. Viaggiò in Scozia dove visitò le miniere su richiesta del principe Ruperto. In seguito viaggiò per lo stesso scopo in Cornovaglia e vi trascorse un anno. All'inizio del 1680, presentò alla Royal Society un documento in cui tentò di privare Christiaan Huygens dell'onore di applicare il pendolo alla misurazione del tempo. Nel 1682 tornò a Londra, dove scrisse "Närrische Weisheit und weise Narrheit" (in cui, secondo Otto Mayr fece ampi riferimenti a forni termoregolati), il libro "Chymischer Glücks–Hafen, Oder Grosse Chymische Concordantz Und Collection, Von funffzehen hundert Chymischen Processen" e morì nell'ottobre dello stesso anno.
Periodo: (1635–1682)
Note biografiche: Conosciuto per il suo sviluppo della teoria della combustione del flogisto e il suo avanzamento del cameralismo austriaco, Becher nacque a Spira durante la guerra dei trent'anni. Suo padre, ministro luterano, morì quando Becher era un bambino. Dovette, pertanto, già dall'età di tredici anni Becher occuparsi del mantenimento della madre e dei due fratelli. Imparò e praticò diversi piccoli mestieri, dedicò le sue notti allo studio delle descrizioni più varie e guadagnò una miseria insegnando. Nel 1654, all'età di diciannove anni, pubblicò i Discurs von der Großmächtigen Philosophischen Universal–Artzney / von den Philosophis genannt Lapis Philosophorum Trismegistus (discorso sull'onnipotente medicina filosofica e universale del filosofo Lapis Philosophorum Trismegistus) sotto lo pseudonimo di Solin Salzthal di Regiomontus. Fu pubblicato in latino nel 1659 come "Discursus Solini Saltztal Regiomontani de potentissima philosophorum medicina universali, lapis philosophorum trismegistus dicta" (tradotto da Johannes Jacobus Heilmann) nel sesto volume del "Theatrum Chemicum". Nel 1657 fu nominato professore di medicina all'Università di Mainz e medico dell'arcivescovo elettore. La sua "Metallurgia" fu pubblicata nel 1660; l'anno successivo apparve il suo "Character pro notitia linguarum universali", in cui fornisce 10.000 parole da usare come lingua universale. Nel 1663 pubblicò "Oedipum chemicum" e "Thier– Kräuter– und Bergbuch" un libro su animali, piante e minerali. Nel 1666 fu nominato consigliere del commercio a Vienna, dove aveva ottenuto il potente sostegno del primo ministro dell'imperatore Leopoldo I. Inviato dall'imperatore in missione nei Paesi Bassi, vi scrisse in dieci giorni "Methodus Didactica", seguito da "Regeln der Christlichen Bundesgenossenschaft" e "Politischer Discurs von den eigentlichen Ursachen des Auf– und Abblühens der Städte, Länder und Republiken". Nel 1669 pubblicò "Physica subterranea"; lo stesso anno fu impegnato con il conte di Hanau in un piano per acquisire la colonizzazione olandese della Guiana dalla Compagnia olandese delle Indie occidentali. Fu nominato medico dell'elettore di Baviera, nel 1670 consigliere per la fondazione di una fabbrica di seta e proporre progetti per una grande compagnia di commercio con i Paesi Bassi e per un canale per unire il Reno e il Danubio. Nel 1678 attraversò l'Inghilterra. Viaggiò in Scozia dove visitò le miniere su richiesta del principe Ruperto. In seguito viaggiò per lo stesso scopo in Cornovaglia e vi trascorse un anno. All'inizio del 1680, presentò alla Royal Society un documento in cui tentò di privare Christiaan Huygens dell'onore di applicare il pendolo alla misurazione del tempo. Nel 1682 tornò a Londra, dove scrisse "Närrische Weisheit und weise Narrheit" (in cui, secondo Otto Mayr fece ampi riferimenti a forni termoregolati), il libro "Chymischer Glücks–Hafen, Oder Grosse Chymische Concordantz Und Collection, Von funffzehen hundert Chymischen Processen" e morì nell'ottobre dello stesso anno.
Persona, Medico, fisico e chimico tedesco
Ruolo: Autore introduzione, etc.
Periodo: (1659–1734)
Note biografiche: Ottenuta la laurea in medicina all'Università di Jena nel 1683, divenne il fisico di corte del duca Giovanni Ernesto III di Sassonia–Weimar nel 1687. Dal 1694 al 1716 occupò la cattedra di medicina all'università di Halle, e fu in seguito nominato medico del re Federico Guglielmo I di Prussia a Berlino. In chimica Stahl è ricordato soprattutto per la sua teoria del flogisto, i cui elementi essenziali, tuttavia, egli dovette a J.J. Becher (1635–1682). Propose inoltre una visione della fermentazione che per alcuni aspetti assomiglia a quella supportata da Justus von Liebig un secolo e mezzo più tardi. In medicina, con la sua opera fondamentale intitolata "Theoria medica vera" (1708) sostenne un sistema animistico, in opposizione al meccanicismo di Hermann Boerhaave e Friedrich Hoffmann. In seguito ebbe una polemica con Leibniz, che aveva sollevato delle questioni critiche su alcune tesi della "Theoria stahliana". Le sue opere più importanti sono: "Zymotechnia fundamentalis sive fermentationis theoria generalis" (1697), che contiene l'ipotesi flogistica; "Specimen Becherianum" (1702); "Theoria medica vera" (1708), la sua opera maggiore; "Ars sanandi cum expectatione" (1730) e "Experimenta, observationes, animadversiones... chymicae et physicae" (1731)
Ruolo: Autore introduzione, etc.
Periodo: (1659–1734)
Note biografiche: Ottenuta la laurea in medicina all'Università di Jena nel 1683, divenne il fisico di corte del duca Giovanni Ernesto III di Sassonia–Weimar nel 1687. Dal 1694 al 1716 occupò la cattedra di medicina all'università di Halle, e fu in seguito nominato medico del re Federico Guglielmo I di Prussia a Berlino. In chimica Stahl è ricordato soprattutto per la sua teoria del flogisto, i cui elementi essenziali, tuttavia, egli dovette a J.J. Becher (1635–1682). Propose inoltre una visione della fermentazione che per alcuni aspetti assomiglia a quella supportata da Justus von Liebig un secolo e mezzo più tardi. In medicina, con la sua opera fondamentale intitolata "Theoria medica vera" (1708) sostenne un sistema animistico, in opposizione al meccanicismo di Hermann Boerhaave e Friedrich Hoffmann. In seguito ebbe una polemica con Leibniz, che aveva sollevato delle questioni critiche su alcune tesi della "Theoria stahliana". Le sue opere più importanti sono: "Zymotechnia fundamentalis sive fermentationis theoria generalis" (1697), che contiene l'ipotesi flogistica; "Specimen Becherianum" (1702); "Theoria medica vera" (1708), la sua opera maggiore; "Ars sanandi cum expectatione" (1730) e "Experimenta, observationes, animadversiones... chymicae et physicae" (1731)
Persona, Libraio
Periodo: (1653–1716)
Periodo: (1653–1716)
Contenuto in
# | Collocazione | Prestabile | Disponibilità | |
---|---|---|---|---|
IRCRES (GE) - ISEM | UTENZA: Y.I.3 | No | Biblioteca |