Periodo: 1480 - 1539 circa
Note biografiche: Biringuccio nacque a Siena da suo padre Paolo, noto architetto dell'epoca e sua madre Lucrezia di Bartolommeo Biringuccio. Fu un protetto di Pandolfo Petrucci, il capo della potente famiglia Petrucci. Pandolfo lo assunse come artigiano metallurgico e, alla sua morte avvenuta nel 1512, Biringuccio continuò a lavorare presso la famiglia Petrucci come impiegato del figlio Pandolfo. A causa delle rivolte del 1515 i Petrucci dovettero abbandonare Siena: insieme a Briringuccio si mossero per la Germania e l'Italia, visitando anche la Sicilia nel 1517. Nel 1523 papa Clemente VII favorì il ritorno a Siena della famiglia Petrucci, consentendo così anche a Biringuccio di ritornare dall'esilio. Nel 1524 si guadagnò il monopolio a Siena per la produzione di salnitro o (nitrato di potassio). Tuttavia, questo successo ebbe vita breve, perché, nel 1526, il popolo di Siena si rivoltò, e cacciò via di nuovo la famiglia Petrucci. I Petrucci tentarono di ritornare con la forza (aiutati anche da Biringuccio), fallendo. Nel 1529 Biringuccio fu al servizio della repubblica di Firenze, per la quale fuse il famoso cannone Liofante. Nel 1530, quando a Siena incominciò un periodo di pace, Biringuccio ritornò in città. Fu nominato Senatore della città nel gennaio e febbraio del 1531, prendendo parte anche a numerosi progetti. Nel 1536, gli venne offerto un lavoro a Roma dalla Chiesa, e nel 1538 divenne capo della fonderia apostolica e direttore della fabbrica di artiglieria, l'arsenale papale.
Lingua: Italiano
Paese: Italia
Ruolo: Dedicatario
Periodo: XVIII secolo - XVIII secolo
Note biografiche: Il marchese Giuseppe Montecuccoli, appartenente ad una illustre ed antichissima famiglia che per tanti secoli produsse uomini insigni nell'arte della guerra, nella diplomazia, nelle lettere e che godettero di onori e privilegi sovrani, fu governatore della città di Modena. Della famiglia Montecuccoli scrissero in ogni secolo, per celebrarne la grandezza, storici e poeti. Purtroppo il saccheggio dei Francesi nel 1799 al castello di Montecuccolo disperse l'archivio ricco di preziosi documenti,che sarebbero stati utili a recuperare l'origine di questa famiglia e a riempirne lacune nelle numerose vicende storiche
Lingua: Italiano
Paese: Italia
Ruolo: Tipografo
Periodo: 1620 - 1691
Note biografiche: Tipografo–libraio e tipografo arcivescovile. Ha lavorato presso i seguenti indirizzi bolognesi: "Sotto le Scuole", "Alla fabbrica di San Petronio", "All'ospedale di Santa Maria della Morte", in "via Orefici, nel palazzo Montecuccoli". Il periodo di attività va dal 1650 al 1691.
Lingua: Italiano
Paese: Italia
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L'opera libraria, considerata primo trattato sulla metallurgia, fu pubblicata in prima edizione nel 1540 in Venezia. Corredano il testo ben 94 xilografie disegnate dallo stesso autore, Vannoccio Biringuccio, che morì tre anni prima della pubblicazione. L'edizione originale è strutturata in dieci libri e il titolo si riferisce alla produzione della polvere da sparo, che viene dettagliatamente spiegata nel trattato, ma l'opera descrive con estrema chiarezza e precisione pure l'arte dell'oreficeria, vetreria, scultura, zecca, fusione dei caratteri a stampa e varie tecniche per estrazione mineraria nonché elaborazione di metalli. Tale opera per la sua profonda erudizione, semplicità di espressione e illustrazioni notevolmente esplicative ebbe sùbito un largo successo, tanto che fu tradotta in francese, tedesco, inglese e latino. La parte che si occupa dell'arte orafa fu considerata lettura indispensabile per tutti gli orafi europei come pure il Trattato dell'Oreficeria di Benvenuto Cellini: infatti i libri scritti da Biringuccio e Cellini restano dei classici dell'oreficeria.
Il libro tratta in primo luogo i principali minerali: l'oro, l'argento, il rame, il piombo, lo stagno e il ferro. Per la prima volta si fa menzione delle operazioni di assaggio dell'oro e dell'argento, della forgiatura, della distillazione e della costruzione di specchi e ceramiche. L'opera tratta poi i semi–minerali come il mercurio o lo zolfo e l'antimonio, di cui fornisce la prima descrizione nota di una procedura per isolarlo, per la quale è perciò attribuita a lui la sua scoperta, nonché successivamente l'analisi e la preparazione dei minerali sia per la fusione che per l'impiego esplosivo. Come Calbus Fribergius, Biringuccio è citato da Georg Agricola nell'introduzione alla sua più importante opera, "De Re Metallica"
" Nuper uerò Vannocius Biringuccius Senensis, homo disertus, & multarum rerum peritus, uulgari Italorum sermone tractauit locum De metallis fundendis, separandis, agglutinandis"
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IRCRES (GE) - ISEM | UTENZA: Y.I.1 | No | Biblioteca |