Nouveau cours de mathematique a l'usage de l'artillerie et du genie ou l'on applique les parties les plus utiles de cette science à la théorie & à la pratique des différens sujets qui peuvent avoir rapport à la guerre. Dedié a son Altesse Serenissime Monseigneur le Duc du Maine par M. Belidor, Professeur Royal des Mathematiques des Ecoles de l'Artillerie , Corrispondant des Académies Royales des Sciences de France & d'Angleterre
Persona, Ingegnere
Periodo: (1698–1761)
Note biografiche: Seguì l'ingegnere Cayot de Blanzy all'assedio di Bouchain e a quello di Quesnoy, poi fu aiutante di Cassini e di La Hire in operazioni geodetiche. Divenne professore nella scuola d'artiglieria di La Fère e poi commissario ordinario dell'artiglieria. Nel 1720 compose il suo primo volume, "Sommaire d'un cours d'architecture militaire, civile, hydraulique", a cui seguì nel 1725 il "Nouveau Cours de Mathématiques à l'usage de l'artillerie et du génie", accolto con grandissimo favore. Nel 1729 preparò il trattato "Science des Ingénieurs" che riscosse successo in tutto il Settecento e nei primi anni del secolo seguente, e "l'Architecture hydraulique". Il tentativo di far prevalere le sue idee nel campo della balistica gli procurò la disgrazia del principe di Dombes, gran maestro dell'artiglieria, che lo privò di tutte le cariche. Il maresciallo de Belle–Isle lo volle con sé nominandolo nel 1742 capitano del reggimento di Metz. Seguì in Germania il conte di Ségur e il duca di Harcourt come aiutante di campo, e fu nominato tenente colonnello. Nel 1744 fece la campagna di Piemonte col principe di Conti, demolendo con mine il castello di Demonte; nel 1746 contribuì alla resa di Charleroi. Fu nominato colonnello e, dopo la pace di Aquisgrana, nel 1756 membro dell'Accademia delle scienze di Parigi, nel 1758 ispettore dell'arsenale di Parigi, l'anno seguente brigadiere e poi ispettore generale dei minatori di Francia.
Periodo: (1698–1761)
Note biografiche: Seguì l'ingegnere Cayot de Blanzy all'assedio di Bouchain e a quello di Quesnoy, poi fu aiutante di Cassini e di La Hire in operazioni geodetiche. Divenne professore nella scuola d'artiglieria di La Fère e poi commissario ordinario dell'artiglieria. Nel 1720 compose il suo primo volume, "Sommaire d'un cours d'architecture militaire, civile, hydraulique", a cui seguì nel 1725 il "Nouveau Cours de Mathématiques à l'usage de l'artillerie et du génie", accolto con grandissimo favore. Nel 1729 preparò il trattato "Science des Ingénieurs" che riscosse successo in tutto il Settecento e nei primi anni del secolo seguente, e "l'Architecture hydraulique". Il tentativo di far prevalere le sue idee nel campo della balistica gli procurò la disgrazia del principe di Dombes, gran maestro dell'artiglieria, che lo privò di tutte le cariche. Il maresciallo de Belle–Isle lo volle con sé nominandolo nel 1742 capitano del reggimento di Metz. Seguì in Germania il conte di Ségur e il duca di Harcourt come aiutante di campo, e fu nominato tenente colonnello. Nel 1744 fece la campagna di Piemonte col principe di Conti, demolendo con mine il castello di Demonte; nel 1746 contribuì alla resa di Charleroi. Fu nominato colonnello e, dopo la pace di Aquisgrana, nel 1756 membro dell'Accademia delle scienze di Parigi, nel 1758 ispettore dell'arsenale di Parigi, l'anno seguente brigadiere e poi ispettore generale dei minatori di Francia.
Persona, Scrittore, editore, incisore, stampatore e libraio francese
Ruolo: Tipografo
Periodo: (1712–1784)
Note biografiche: Figlio di Claude–Antoine Jombert, Charles–Antoine apparteneva a una nota famiglia di librai–editori francesi fondata nel XVII secolo da Jean I, figlio di un mercante di vino. Il figlio del fondatore, Jean II era un appassionato di incisioni, e Claude–Antoine, uno dei suoi figli e padre di Charles–Antoine, ereditò questa passione e quella per la stampa di libri illustrati dai maggiori artisti del suo tempo. La madre di Claude, appartenente alla famiglia di Laurent d'Houry (XVIII sec.), era anch'ella figlia di una dinastia di librai–editori parigini, specializzati nella stampa di testi scientifici e medici, di almanacchi reali, e il cui nome è stato legato a quello di André François le Breton (1708 – 1779) tipografo, editore e libraio francese, promotore della pubblicazione dell'Encyclopédie di Denis Diderot (1713 – 1784) e Jean–Baptiste Le Rond d'Alembert (1717 – 1783). La fama della famiglia Jombert è legata alla pubblicazione di opere soprattutto scientifiche: matematica, architettura, ingegneria e arte della fortificazione, tanto che anche Sébastien Le Prestre de Vauban (1633 – 1707), maresciallo di Francia e teorico della scienza delle fortificazioni, si avvalse delle capacità editoriali della famiglia Jombert per pubblicare i suoi trattati e promuovere una editoria specializzata nelle scienze militari, legata soprattutto alle scuole di artiglieria e genio fondate in Francia nel 1726. Alla morte del padre Claude–Antoine avvenuta nel 1735, Charles–Antoine, formatosi nel frattempo alla scuola di ingegneria, ereditò l'attività paterna della vendita di libri, specializzandosi nella divulgazione di opere militari e diventando libraio della reale Scuola di Artiglieria e Genio del Regno di Francia. Amico fin dall'infanzia di Charles–Nicolas Cochin (1715 – 1790), il celebre incisore, intraprese con lui una vasta attività di editore di opere scientifiche e tecniche, riccamente illustrate e promosse la ricca attività artistica dell'amico incisore. La sua vasta cultura tecnico–scientifica non gli impedì, tuttavia, di allargare il suo catalogo di libri con opere di letteratura – sua una bella edizione delle Favole di Jean de La Fontaine (1621 –1695) –, di arte e architettura in collaborazione con gli artisti del Louvre e con il circolo degli intellettuali che partecipavano al salotto di Madame Geoffrin, Marie–Thérèse Rodet Geoffrin (1699 – 1777). Dalla sua stamperia uscirono le opere di matematica di Jean–Étienne Montucla (1725 – 1799), di Jacques Ozanam (1640 – 1717), di Charles Bossut (1730 – 1814) e dell'abate Deidier (1696 – 1746), di fisica di Jean Jacques Dortous de Mairan (1678 – 1771) e di Pierre Bouguer (1698 – 1758), di idraulica di Johann Esaias Silberschlag (1721 – 1791), di ingegneria di Bernard Forest de Bélidor (1698 – 1761), di fortificazioni di Guillaume Le Blond (1704 – 1781), di arte di Pieter Paul Rubens (1577 – 1640), illustrate di Charles–Nicolas Cochin, di teatro di Antoine de Léris (1723 — 1795), e ancora di architettura di Jacques–François Blondel (1705 – 1774), di costruzioni e architettura navale di Henri Louis Duhamel du Monceau (1700 – 1782), di arti pirotecniche di Amédée François Frézier (1682 – 1773) e di molti altri autori dell'Illuminismo francese.
Ruolo: Tipografo
Periodo: (1712–1784)
Note biografiche: Figlio di Claude–Antoine Jombert, Charles–Antoine apparteneva a una nota famiglia di librai–editori francesi fondata nel XVII secolo da Jean I, figlio di un mercante di vino. Il figlio del fondatore, Jean II era un appassionato di incisioni, e Claude–Antoine, uno dei suoi figli e padre di Charles–Antoine, ereditò questa passione e quella per la stampa di libri illustrati dai maggiori artisti del suo tempo. La madre di Claude, appartenente alla famiglia di Laurent d'Houry (XVIII sec.), era anch'ella figlia di una dinastia di librai–editori parigini, specializzati nella stampa di testi scientifici e medici, di almanacchi reali, e il cui nome è stato legato a quello di André François le Breton (1708 – 1779) tipografo, editore e libraio francese, promotore della pubblicazione dell'Encyclopédie di Denis Diderot (1713 – 1784) e Jean–Baptiste Le Rond d'Alembert (1717 – 1783). La fama della famiglia Jombert è legata alla pubblicazione di opere soprattutto scientifiche: matematica, architettura, ingegneria e arte della fortificazione, tanto che anche Sébastien Le Prestre de Vauban (1633 – 1707), maresciallo di Francia e teorico della scienza delle fortificazioni, si avvalse delle capacità editoriali della famiglia Jombert per pubblicare i suoi trattati e promuovere una editoria specializzata nelle scienze militari, legata soprattutto alle scuole di artiglieria e genio fondate in Francia nel 1726. Alla morte del padre Claude–Antoine avvenuta nel 1735, Charles–Antoine, formatosi nel frattempo alla scuola di ingegneria, ereditò l'attività paterna della vendita di libri, specializzandosi nella divulgazione di opere militari e diventando libraio della reale Scuola di Artiglieria e Genio del Regno di Francia. Amico fin dall'infanzia di Charles–Nicolas Cochin (1715 – 1790), il celebre incisore, intraprese con lui una vasta attività di editore di opere scientifiche e tecniche, riccamente illustrate e promosse la ricca attività artistica dell'amico incisore. La sua vasta cultura tecnico–scientifica non gli impedì, tuttavia, di allargare il suo catalogo di libri con opere di letteratura – sua una bella edizione delle Favole di Jean de La Fontaine (1621 –1695) –, di arte e architettura in collaborazione con gli artisti del Louvre e con il circolo degli intellettuali che partecipavano al salotto di Madame Geoffrin, Marie–Thérèse Rodet Geoffrin (1699 – 1777). Dalla sua stamperia uscirono le opere di matematica di Jean–Étienne Montucla (1725 – 1799), di Jacques Ozanam (1640 – 1717), di Charles Bossut (1730 – 1814) e dell'abate Deidier (1696 – 1746), di fisica di Jean Jacques Dortous de Mairan (1678 – 1771) e di Pierre Bouguer (1698 – 1758), di idraulica di Johann Esaias Silberschlag (1721 – 1791), di ingegneria di Bernard Forest de Bélidor (1698 – 1761), di fortificazioni di Guillaume Le Blond (1704 – 1781), di arte di Pieter Paul Rubens (1577 – 1640), illustrate di Charles–Nicolas Cochin, di teatro di Antoine de Léris (1723 — 1795), e ancora di architettura di Jacques–François Blondel (1705 – 1774), di costruzioni e architettura navale di Henri Louis Duhamel du Monceau (1700 – 1782), di arti pirotecniche di Amédée François Frézier (1682 – 1773) e di molti altri autori dell'Illuminismo francese.
Persona, duca del Maine e d'Aumale, principe di Dombes e conte d'Eu
Ruolo: Dedicatario
Periodo: (1670–1736)
Note biografiche: Fu il primo figlio legittimato del re Luigi XIV di Francia e della sua seconda favorita Françoise–Athénaïs, marchesa di Montespan. La sua educazione venne affidata alle cure di madame de Maintenon, che nel 1683 sposò morganaticamente suo padre. Nel 1686 acquistò da Maria Giovanna Battista di Savoia, il ducato di Aumale, divenendo così duca d'Aumale. Lasciò il titolo al figlio Carlo nel 1704 per riprenderselo alla morte di quest'ultimo, nel 1708. Nel 1692 sposò Anna Luisa Benedetta di Borbone–Condé, figlia del quinto principe di Condé e di Anna Enrichetta del Palatinato, e nel 1694 venne investito di prerogative immediatamente inferiori a quelle dei principi del sangue; con l'editto del luglio 1714 fu poi riconosciuto, assieme al conte di Tolosa suo fratello, atto a succedere al trono in mancanza di principi legittimi. Il 2 settembre 1715, morto il padre, venne privato del grado di comandante della casa militare del re, ma rimase tuttavia a corte come membro del consiglio di reggenza e soprintendente all'educazione dell'ancora minorenne nipote Luigi XV: nel 1718 il reggente Filippo II d'Orléans lo dichiarò decaduto dalle sue cariche e lo riportò alla condizione di semplice pari di Francia. Si lasciò pertanto coinvolgere nella congiura ispirata dalla moglie con l'ambasciatore spagnolo Antonio di Cellamare, tesa ad affidare la reggenza a Filippo V di Spagna. Quando il complotto fu scoperto nel 1718, il duca di Maine fu imprigionato a Doullens: venne liberato nel 1720 e si ritirò nel castello di Sceaux.
Ruolo: Dedicatario
Periodo: (1670–1736)
Note biografiche: Fu il primo figlio legittimato del re Luigi XIV di Francia e della sua seconda favorita Françoise–Athénaïs, marchesa di Montespan. La sua educazione venne affidata alle cure di madame de Maintenon, che nel 1683 sposò morganaticamente suo padre. Nel 1686 acquistò da Maria Giovanna Battista di Savoia, il ducato di Aumale, divenendo così duca d'Aumale. Lasciò il titolo al figlio Carlo nel 1704 per riprenderselo alla morte di quest'ultimo, nel 1708. Nel 1692 sposò Anna Luisa Benedetta di Borbone–Condé, figlia del quinto principe di Condé e di Anna Enrichetta del Palatinato, e nel 1694 venne investito di prerogative immediatamente inferiori a quelle dei principi del sangue; con l'editto del luglio 1714 fu poi riconosciuto, assieme al conte di Tolosa suo fratello, atto a succedere al trono in mancanza di principi legittimi. Il 2 settembre 1715, morto il padre, venne privato del grado di comandante della casa militare del re, ma rimase tuttavia a corte come membro del consiglio di reggenza e soprintendente all'educazione dell'ancora minorenne nipote Luigi XV: nel 1718 il reggente Filippo II d'Orléans lo dichiarò decaduto dalle sue cariche e lo riportò alla condizione di semplice pari di Francia. Si lasciò pertanto coinvolgere nella congiura ispirata dalla moglie con l'ambasciatore spagnolo Antonio di Cellamare, tesa ad affidare la reggenza a Filippo V di Spagna. Quando il complotto fu scoperto nel 1718, il duca di Maine fu imprigionato a Doullens: venne liberato nel 1720 e si ritirò nel castello di Sceaux.
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