Persona

Biografia

Figlio di Claude–Antoine Jombert, Charles–Antoine apparteneva a una nota famiglia di librai–editori francesi fondata nel XVII secolo da Jean I, figlio di un mercante di vino. Il figlio del fondatore, Jean II era un appassionato di incisioni, e Claude–Antoine, uno dei suoi figli e padre di Charles–Antoine, ereditò questa passione e quella per la stampa di libri illustrati dai maggiori artisti del suo tempo. La madre di Claude, appartenente alla famiglia di Laurent d'Houry (XVIII sec.), era anch'ella figlia di una dinastia di librai–editori parigini, specializzati nella stampa di testi scientifici e medici, di almanacchi reali, e il cui nome è stato legato a quello di André François le Breton (1708 – 1779) tipografo, editore e libraio francese, promotore della pubblicazione dell'Encyclopédie di Denis Diderot (1713 – 1784) e Jean–Baptiste Le Rond d'Alembert (1717 – 1783). La fama della famiglia Jombert è legata alla pubblicazione di opere soprattutto scientifiche: matematica, architettura, ingegneria e arte della fortificazione, tanto che anche Sébastien Le Prestre de Vauban (1633 – 1707), maresciallo di Francia e teorico della scienza delle fortificazioni, si avvalse delle capacità editoriali della famiglia Jombert per pubblicare i suoi trattati e promuovere una editoria specializzata nelle scienze militari, legata soprattutto alle scuole di artiglieria e genio fondate in Francia nel 1726. Alla morte del padre Claude–Antoine avvenuta nel 1735, Charles–Antoine, formatosi nel frattempo alla scuola di ingegneria, ereditò l'attività paterna della vendita di libri, specializzandosi nella divulgazione di opere militari e diventando libraio della reale Scuola di Artiglieria e Genio del Regno di Francia. Amico fin dall'infanzia di Charles–Nicolas Cochin (1715 – 1790), il celebre incisore, intraprese con lui una vasta attività di editore di opere scientifiche e tecniche, riccamente illustrate e promosse la ricca attività artistica dell'amico incisore. La sua vasta cultura tecnico–scientifica non gli impedì, tuttavia, di allargare il suo catalogo di libri con opere di letteratura – sua una bella edizione delle Favole di Jean de La Fontaine (1621 –1695) –, di arte e architettura in collaborazione con gli artisti del Louvre e con il circolo degli intellettuali che partecipavano al salotto di Madame Geoffrin, Marie–Thérèse Rodet Geoffrin (1699 – 1777). Dalla sua stamperia uscirono le opere di matematica di Jean–Étienne Montucla (1725 – 1799), di Jacques Ozanam (1640 – 1717), di Charles Bossut (1730 – 1814) e dell'abate Deidier (1696 – 1746), di fisica di Jean Jacques Dortous de Mairan (1678 – 1771) e di Pierre Bouguer (1698 – 1758), di idraulica di Johann Esaias Silberschlag (1721 – 1791), di ingegneria di Bernard Forest de Bélidor (1698 – 1761), di fortificazioni di Guillaume Le Blond (1704 – 1781), di arte di Pieter Paul Rubens (1577 – 1640), illustrate di Charles–Nicolas Cochin, di teatro di Antoine de Léris (1723 — 1795), e ancora di architettura di Jacques–François Blondel (1705 – 1774), di costruzioni e architettura navale di Henri Louis Duhamel du Monceau (1700 – 1782), di arti pirotecniche di Amédée François Frézier (1682 – 1773) e di molti altri autori dell'Illuminismo francese.

Monografia (1725) Nouveau cours de mathematique a l'usage de l'artillerie et du genie ou l'on applique les parties les plus utiles de cette science à la théorie & à la pratique des différens sujets qui peuvent avoir rapport à la guerre. Dedié a son Altesse Serenissime Monseigneur le Duc du Maine par M. Belidor, Professeur Royal des Mathematiques des Ecoles de l'Artillerie , Corrispondant des Académies Royales des Sciences de France & d'Angleterre