Monografia, Antico

Persona, Filosofo e fisico francese
Periodo: 1592 - 1655
Note biografiche: L'abate Pierre Gassend, è stato un presbitero, filosofo, teologo, matematico, astronomo e astrologo francese: in suo onore è stato intitolato l'asteroide 7179 Gassendi e il cratere lunare Gassendi. Studiò ad Aix–en–Provence e ad Avignone. Proclamato dottore in teologia nel 1614, ordinato sacerdote nel 1616, fu nominato professore di retorica nel 1617 presso l'Università di Aix–en–Provence. Prevosto della cattedrale di Digne dal 1626, si trasferì successivamente a Parigi, dove insegnò matematica e filosofia dal 1645 e per alcuni anni astronomia al Collège de France. Ha il merito di aver combattuto l'autorità di Aristotele, dominatore incontrastato dei conservatori ambienti accademici, indifferenti alla nascente scienza moderna; di aver rivalutato l'esperimento come processo di conferma della teoria scientifica, per aver rappresentato uno dei più autorevoli pensatori alternativi a Cartesio e alla sua metafisica e di aver intuito come l'atomismo fosse compatibile con la realtà scientifica che si andava delineando nel suo secolo. Gassendi fu un astronomo contemporaneo di Galileo, con il quale ebbe una corrispondenza epistolare. Studiò il movimento delle comete, la topografia, le eclissi lunari e l'evoluzione delle macchie solari, e, nel 1621, fu il primo a fornire una descrizione scientifica del fenomeno luminoso dell'atmosfera che egli denominò «aurora boreale», partendo dall'osservazione, il 12 settembre, ad Aix–en–Provence, di un'eccezionale aurora polare. Il 7 novembre 1631, osservò il passaggio del pianeta Mercurio davanti al Sole. Studiò anche la propagazione dei suoni e le leggi del movimento e dell'inerzia. Cercò di conciliare la filosofia con la scienza attraverso uno scetticismo metodico che mette in dubbio e combatte tutte le auctoritates (come Aristotele). Esse erano infatti ancora dominanti nel panorama culturale francese dell'Ancien Régime, impermeabili alle grandi novità provenienti dalla Gran Bretagna dall'Olanda. L'opposizione all'astrattezza logica e dialettica rispetto al conoscere gli enti del mondo reale portò Gassendi a ritenere ineludibile l'esperienza sensibile per qualsiasi formulazione teorica. Apprezzava molto il britannico Francesco Bacone considerandosi il suo continuatore. In una delle sue opere "Syntagm" fonda una sorta di sensismo empiristico che anticipa John Locke di alcuni decenni e avanza una nuova teoria della conoscenza. Per Gassendi l'idea “anticipa” una conoscenza che è nata con le sensazioni elaborate nella nostra mente con un procedere astrattivo–combinatorio. L'“immagine” mentale che si forma dall'esperienza è il fondamento di qualsiasi conoscenza della realtà fenomenica, quale “materia prima”, su cui l'intelletto opera le sue astrazioni e le sue combinazioni concettuali. La deduzione sillogistica per Gassendi è falsa ed illusoria, fabbrica formalistica di camuffamenti cognitivi strumentali. La deduzione è nient'altro che ciò che è già implicato in premesse ad hoc, perciò mistificazione rivestita di logica. La conciliazione dell'atomismo con la fede cristiana è lo scopo principale che Gassendi si pone: la struttura cosmica resta atomistica, ma essa non è più originaria bensì derivata, voluta e creata da Dio. Nella natura il tutto muove e cambia continuamente, e la materia è attiva ed operante, ma non priva di rapporto con ciò che è non–materia, lo spirito. Riguardo alla sua teologia, essa si esprime attraverso una rilettura "cristiana" dell'atomismo epicureo, dove gli atomi diventano una specie di operatori della creazione agli ordini di Dio
Persona, Tipografo olandese e autore di tavole matematiche
Ruolo: Tipografo
Periodo: 1600 - 1677
Note biografiche: Editore di libri olandese e autore di tabelle matematiche, nacque a Gouda. Pubblicò una tabella di logaritmi da 1 a 100.000 a 10 cifre decimali nel 1628 nella sua opera dal titolo "Arithmetica logarithmica" che estendeva le tabelle originali di Henry Briggs che coprivano solo i valori da 1 a 20.000 e da 90.001 a 100.000. La nuova tabella è stata calcolata da Ezechiel de Decker e Vlacq che aggiunsero altri 70.000 valori per completarla. A sua volta, quest'ultima, fu ulteriormente ampliata da Jurij Vega nel 1794 e da Alexander John Thompson nel 1952. Nel 1632 si stabilì a Londra ma dieci anni dopo, con l'inizio della guerra civile inglese, si trasferì a Parigi e successivamente all'Aia dove morì. Il cratere Vlacq sulla Luna porta il suo nome
Lingua: Olandese
Paese: Paesi Bassi

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L'opera, considerata uno dei primi libri di astronomia moderna, è stata originariamente pubblicata nel 1647 e si basa su una serie di conferenze che Pierre Gassendi tenne quando era in cattedra di matematica al College Royal di Parigi. È divisa in tre parti: I suoi primi due libri sono dedicati all'"ipotesi volgare" di Tolomeo, secondo la quale si insegnano la "Sfera" e le "Teorie dei Pianeti"; la seconda descrive la teoria astronomica e la terza tratta i "sistemi speciali di Copernico e Tycho" esponendo le argomentazioni dei sostenitori di questi sistemi e le loro risposte ai loro oppositori. Nella parte dedicata al sistema copernicano, di gran lunga la più sviluppata, Gassendi aveva sintetizzato molti elementi tratti dalla propria "Epistolee de motu galileiana", scritta nell'ambito delle sue controversie con Jean–Baptiste Morin e il gesuita Pierre Le Cazre

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IRCRES (GE) - ISEM UTENZA: Y.I.1 No Biblioteca

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