Monografia, Antico

Persona
Periodo: (1624–1683)
Note biografiche:

Camillo Guarino Guarini è stato un architetto e teorico dell'architettura italiano, oltre che trattatista e autore di opere di matematica e filosofia. Formatosi a Roma, con l'esempio di Francesco Borromini, Guarini fu particolarmente attivo nella città di Torino, dove diventò uno dei massimi esponenti del barocco piemontese; tra le sue realizzazioni principali si ricordano la cappella della Sacra Sindone in Duomo, il palazzo Carignano e la chiesa di San Lorenzo. Benché molte delle opere architettoniche del Guarini siano scomparse, nel 1737 apparve postuma l'opera Architettura civile, un trattato architettonico che illustra i principi architettonici dell'autore e documenta con incisioni anche i progetti non realizzati e gli edifici scomparsi.Nel 1674 aveva pubblicato a Torino un trattatello sul Modo di misurare le fabbriche, che dimostra il suo interesse per i resti dell'arte classica. Guarini scrisse inoltre una serie di trattati sulla matematica, sia in latino sia in italiano, tra cui Euclides adauctus sulla geometria descrittiva, che fu uno dei primi testi in Italia su tale argomento. Nel 1665 pubblicò a Parigi il trattato matematico–filosofico Placita Philosophica, che difendeva la tesi del sistema geocentrico dell'universo contro le teorie di Copernico e Galileo. In ambito astronomico pubblicò inoltre tre trattati: il Compendio della sfera celeste (1675), Leges temporum et planetarum (1678) e il suo compendio finale Coelestis mathematicae in due parti (1683, pubblicato postumo).Tra le opere di carattere letterario e filosofico si ricorda La pietà trionfante, tragicommedia morale, 1660; Euclides adauctus et methodicus, Augustae Taurinorum, typis Bartholomaei Zapatae bibliopolae SRC, 1671; Compendio della sfera celeste, Torino, Giorgio Colonna, 1675; Leges temporum, et planetarum quibus civilis, et astronomici temporis lapsus primi mobilis, et errantium decursus ordinantur atque in tabulas digeruntur ad longitudinem Taurinensem gr. 30.46' et latitudinem gr. 44.49', Augustae Taurinorum, ex typographia haeredum Caroli Ianelli, 1678; Caelestis mathematica, vol. 2, Mediolani, ex typographia Ludovici Montiae, 1683.

Persona, Torino
Ruolo: Tipografo
Periodo: (XVII secolo)
Persona, Duca di Savoia
Ruolo: Dedicatario
Periodo: (1634–1675)
Note biografiche: Secondogenito di Vittorio Amedeo I di Savoia e di Cristina di Borbone, diventò duca il 14 ottobre 1638, ma per la giovane età governò in suo nome la madre, che ebbe però a sostenere una violenta opposizione per parte dei due cognati, Tomaso di Carignano e il cardinale Maurizio. La pacificazione familiare lasciò la reggenza alla madre del duca, anche dopo che questi ebbe raggiunta l'età maggiore. Nel 1663, dopo la morte dell'energica principessa, cercò di governare lo stato, ma rimase sottomesso alla Francia e ogni suo tentativo per sfuggire al predominio di Luigi XIV fu vano. Gli ambasciatori francesi a Torino trattavano il duca come un vassallo del Gran Re. Carlo Emanuele dovette sposare in prime nozze Francesca d'Orléans, in seconde, Giovanna Battista di Savoia–Nemours; poi fu costretto a inviare alcuni reggimenti all'esercito francese nella guerra contro l'Olanda; e quando, sfruttando la congiura del patrizio genovese Della Torre, pensò d'impadronirsi di Savona, se non di Genova stessa, venendo a guerra con questa repubblica, dovette rassegnarsi all'arbitrato imposto ai due stati dal grande protettore, Luigi XIV. Avido d'ingrandimenti, egli seguì con attenzione le vicende dei rapporti politici franco–spagnoli, pensando ad espandersi in Lombardia; inviò una spedizione militare a Creta in difesa dei Veneziani, mentre contro la Serenissima rivendicava il titolo tanto contrastato di re di Cipro. Si dedicò all'organizzazione militare dello stato creando l'arsenale di Torino, promosse industrie, trattò con l'Inghilterra ed altri stati per accordi commerciali, abbellì la capitale. Morì ancora giovane, lasciando lo stato al figlio minorenne Vittorio Amedeo II

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Una fenice tra le fiamme volge lo sguardo verso il sole. In una cornice figurata; in basso al centro, iniziali BZ sormontate da croce.

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