Persona

Biografia

Giovanni Vincenzo Belprato eresse in Anversa (L'Aquila) un grande monumento sepolcrale a sua moglie Costanza morta improvvisamente e la cantò in sette cupi sonetti che Ludovico Dolce inserì in una raccolta di rime. Tali versi caratterizzano Belprato essenzialmente come "poeta coniugale" accanto a maggiori scrittori quali Tarsia e Rota. La sua attività letteraria più intensa copre gli anni dal 1549 al 1559. Dopo la traduzione dell'opera di Solino si ritirò dalla vita pubblica facendosi ordinare sacerdote dal vescovo di Sulmona Pompeo Zambeccari e lasciò la contea e le terre baronali al suo primogenito Bernardino.

Monografia (1557) Delle cose marauigliose del mondo tradotto dall'illustriss. s. Gio. Vincenzo Belprato conte di Anuersa