Persona

Biografia

Iniziò a insegnare matematica a Napoli intorno al 1741 dove restò sempre compiendovi la sua attività di ricercatore e scrittore. L'arcivescovo di Napoli, il cardinale G. Spinelli, gli affidò l'insegnamento di matematica e fisica sperimentale nei due seminari napoletani urbano e diocesano. Si formarono a contatto diretto con lui o con le sue opere personaggi come F. Galiani, D. Cirillo e D. Cotugno. Per le proprie esigenze didattiche Della Torre compose un manualetto di Istituzioni arimmetiche, pubblicato anonimo a Napoli nel 1744 e poi, in seconda edizione ampliata e col nome dell'autore, nel 1752. L'intento dell'opera era delimitato sia dal proposito "di esporre le pure regole, che servono per numerare, senza dimostrarle", sia dall'esclusione di casi applicativi; essa incontrò una certa fortuna nella fase di transizione dalla manualistica secentesca a quella più matura del tardo Settecento meridionale, dal Caravelli alla scuola del Fergola. Grazie al rapporto di grande fiducia che aveva col sovrano Carlo di Borbone, una volta acquisita la stamperia del principe di Sansevero, questi gliene affidò la direzione e nel 1756 lo nominò suo bibliotecario, con l'incarico di ordinare anche il museo Farnesiano (poi Reale) allora a Capodimonte oltre al compito di livellare le acque nel giardini della villa di Portici. Negli stessi anni, Carlo di Borbone costituì l'Accademia ercolanense per lo studio dei resti di Ercolano e delle altre località circumvesuviane e Della Torre ne fu uno dei soci originari, con la duplice funzione di sovrintendere, come responsabile della stamperia regia, alla pubblicazione degli atti, e di consulente per gli aspetti geologici e vulcanologici. Pubblicò diverse opere scientifiche di ampio raggio che raccoglievano il sapere enciclopedico tanto caro agli illuministi

Monografia (1744) Istituzioni arimmetiche