Persona

Biografia

Nacque a Bologna da Giovanni e da Giulia Maria Minghini e morì a Perugia dove è sepolto nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano. Figlio di Giulia Maria Minghini e dell'impresario di costruzioni Giovanni Alberti, nativo di Vira Trivano (Lugano), trasferitosi a Bologna nell'esercizio di imprenditore di costruzioni. Giuseppe Antonio fu avviato agli studi matematici, interessandosi in special modo alla geometria pratica. Iscritto al ruolo dei pubblici periti di agrimensura, di architettura e d'idrostatica, sorretto da una larga cultura tecnica, egli collaborò ad importanti lavori idraulici e catastali nell'Emilia, nelle Romagne, in special modo a Faenza e a Bagnacavallo (dove dal 1756 al 1758 lavorò come perito agronomo), e negli ultimi anni della sua vita, nell'Umbria. Ideò e costruì diversi strumenti topografici, come la "dioptra monicometra", una livella diottrica che consentiva di ricavare la distanza tra la stazione di rilevamento (la tavoletta pretoriana) e uno scopo, senza procedere a misure sul terreno, che descrisse in un opuscoletto edito a Venezia nel 1758. Pubblicò numerosi scritti, pregevoli per la forma semplice e chiara, e gli strumenti di topografia "Istruzioni pratiche per l'ingegnere civile o sia perito agrimensore e perito d'acque", che tra il 1748 e il 1840 ebbero nove edizioni. Su quest'opera si prepararono all'attività professionale alcune generazioni d'ingegneri, Riccardi nella sua nota "Biblioteca matematica italiana" la elogiava quale libro utile ai geometri agrimensori. "I giuochi numerici" e il "Trattato della misura delle fabbriche".

Monografia (1782) Istruzioni pratiche per l'ingegnero civile, o sia perito agrimensore, e perito d'acque, di Giuseppe Antonio Alberti bolognese. Nuovamente ristampate coll'aggiunta di molte cose utili e necessarie, e particolarmente il modo con cui si distribuiscono per gradi le spese pei lavori, e riparazioni de' Fiumi, e il modo di fabbricar Fontane, ed in fine la nuova Dioptra, e Squadra Monicometra ec.