Persona

Biografia

Viene ricordato da fra' Angelico nella sua Biblioteca Aprosiana come "libraro genovese" e "mercatante di libri". Svolse questa attività commerciale in Piazza de' Banchi a partire dal 1652, quando acquisì «co' libri la stamparia» diretta da Giovanni Domenico Peri, gestendo anche la tipografia fino alla sua morte avvenuta durante la peste che colpì Genova nel 1656–57. Questa "stamparia" fatta venire dall'Olanda e inizialmente di proprietà di alcuni imprenditori genovesi tra cui Anton Giulio Brignole Sale, funzionò sotto la direzione del Peri fino all'anno 1650 quando, con atto rogato dal notaio Giovanni Andrea Celesia il 26 ottobre, vennero definite le rispettive pendenze economiche tra i due e risolto il rapporto che li legava. Brignole Sale, dopo aver indossato l'abito talare nel 1648, nel 1652 entrò a far parte della Compagnia di Gesù; tra le conseguenze di questa scelta vi fu la cessione dell'azienda a Benedetto Guasco che continuò il doppio lavoro di tipografo e libraio come già aveva fatto il suo predecessore. Rimane testimonianza di ciò in alcuni libri da lui pubblicati, nei quali fece seguire al proprio nome come stampatore la dicitura "libraro à Banchi" oppure "libraro in piazza de Banchi". Una sua peculiarità (unico tra i tipografi liguri del Seicento) fu quella di inserire, nelle ultime pagine di alcune pubblicazioni, un catalogo dei libri stampati nella Stamperia di Benedetto Guasco. L'elenco, però, non comprendeva soltanto i testi usciti dai suoi torchi, ma anche titoli di libri pubblicati altrove e che pertanto erano oggetto di pura e semplice attività commerciale. Si suppone che, oltre a quelli prodotti durante il periodo di gestione del Peri, nella "libraria" venissero commerciati testi sacri opera di tipografi specializzati. Guasco classificava la sua produzione libraria secondo il formato dei libri, eppure si nota come alcune volte emergano delle differenze tra quanto indicato dallo stampatore genovese: evidentemente vi sono state più stampe della stessa opera realizzate in formati diversi.

Monografia (1653) Criminalium iurium Sereniss.mae Reipublicae Ianuensis libri duo. Quorum primus modum procedendi, secundus delictorum poenas continet quibus additae sunt omnes leges, & decreta ad materiam criminalem pertinentia, cum aliquibus veterum statutorum declarationibus, & correƈtionibus, omniumque serè magistratuum civitatis auƈtoritatibus in criminalibus. Et quidem sub unoquoque capite ordinatim ac distinƈtè positis. Cum duplici Indice Statutorum, & Materiarum ad commodiorem & faciliorem omnium usum