Persona

Biografia

È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord. Grazie ai suoi studi scientifici e ai suoi viaggi, ha messo in contatto il Nord e il Sud dell'Europa, contribuendo a rendere moderna la cultura nordica. Figlio di Albrecht Dürer il Vecchio, orefice di origine ungherese e di Barbara, figlia dell'orefice Hieronymus Holper, dopo esser stato istruito dal padre come orefice, nel 1486 fu avviato alla bottega del pittore M. Wolgemut. Nel 1494 sposò Agnese, figlia di Hans Frey; nello stesso anno si trasferì a Venezia, rimanendovi fino al 1495. Alcuni disegni e copie da disegni italiani (testa d'uomo barbuto, da un disegno perduto del Mantegna conservato presso gli Uffizi) costituiscono altrettante prove di questo primo viaggio in Italia, come pure l'ampiezza e grandiosità formale visibile nelle prime stampe dell'Apocalisse. Tuttavia in queste incisioni in legno (15 fogli), come nei sette fogli della Passione, l'autore non si lascia influenzare dall'arte italiana. a mano a mano l'impeto tragico si affievolì per cedere il posto a elementi lirici, alle gioie delle cose semplici e umili, come nella Madonna con molti animali, disegno a penna acquerellato (Albertina, Vienna), nella bellissima "Adorazione dei Magi" (1504, Uffizi) e nelle incisioni in legno della "Vita della Madonna" (1511). Fu nuovamente a Venezia (1505–06), dipingendovi ritratti di mercanti tedeschi e un capolavoro, la "Festa del Rosario" (1506, Národní Galerie, Praga), per l'altar maggiore di S. Bartolomeo. Altre opere dello stesso anno sono: il "Gesù tra i dottori" (Coll. Thyssen, Lugano, 1506) e il gran quadro della "Madonna" (Staatliche Museen, Berlino, 1506). Dopo una breve sosta a Ferrara e Bologna, Dürer tornò a Norimberga, continuando a dipingere (Adamo ed Eva, Prado, 1507; il Martirio dei 10.000, Kunsthistorisches Museum, Vienna, 1508). Poi l'artista si dedicò quasi esclusivamente all'incisione (la "Deposizione" di piccolo formato; la cosiddetta "Passione" incisa su rame; il volume della "Piccola Passione" incisa in legno). A questo periodo risalgono le relazioni con l'imperatore Massimiliano e del 1512 circa sono i tentativi di Dürer nella tecnica della punta secca ("S. Girolamo"; "Sacra Famiglia") ove raggiunse effetti che precorrono il chiaroscuro del Rembrandt. Tra il 1513 e il 1514 si hanno i suoi capolavori d'incisione in rame: "Il cavaliere, la morte e il demonio", il "S. Girolamo nello studio" e la "Malinconia", di complesso significato allegorico. Dopo la morte di Massimiliano (1519) Dürer si recò nei Paesi Bassi dove eseguì ritratti e altri disegni a carbone e gesso. Delle grandi pitture di questi ultimi tempi restano solo le cosiddette "Figure degli Apostoli" (Alte Pinakothek, Monaco, 1526) e molti ritratti dipinti o incisi, tra cui quelli dipinti di Girolamo Holzschucher (Staatliche Museen, Berlino, 1526) e di Giovanni Kleberger (1526, Vienna), e le incisioni di Federico il Savio e di Erasmo da Rotterdam (1526). Gli studî teorici di Dürer furono da lui compendiati in tre libri: "Unterweisung der Messung" (1525), "Unterrichtung zur Befestigung der Städte", "Schlösser und Flecken" (1527) e "Die vier Bücher von menschlicher Proportion" (postumi, fine 1528). Dürer ha lasciato anche un importante contributo nel campo astronomico incidendo due carte celesti, le prime a stampa (1515).

Monografia (1591) Di Alberto Durero pittore e geometra chiarissimo. Della simmetria dei corpi humani. Libri quattro. Nuouamente tradotti dalla lingua latina nella italiana, da M. Gio. Paolo Gallucci salodiano. Et accresciuti del quinto libro, nel quale si tratta, con quai modi possano i pittori, & scoltori mostrare la diuersita della natura de gli huomini, & donne, & con quali le passioni, che sentono per li diuersi accidenti, che li occorrono. Hora di nuouo stampati. Opera ai pittori, e scoltori non solo utile, ma necessaria & ad ogn'altro, che di tal materia desidera acquistarsi perfetto giudicio