Innocentius XI
Biografia
Di nobile famiglia comasca, Benedetto Odescalchi nacque da Livio e da Paola Castelli Giovanelli di Gandino. Studiò nel locale collegio dei Gesuiti. A undici anni rimase orfano del padre e a quindici anni, dopo aver ultimato gli studi umanistici, si trasferì a Genova presso lo zio Papirio, che dirigeva la “Società Odescalchi”, un banco di cambiavalute. Nel 1630 si trasferì a Cagno (dove la famiglia aveva possedimenti terrieri e un mulino) per sfuggire all'epidemia di peste, della quale però fu vittima la madre. Si licenziò e ricominciò a studiare: nel 1636 si iscrisse ai corsi dell'Università La Sapienza di Roma e concluse gli studi a Napoli, dove si laureò in utroque iure il 21 novembre 1639. A Napoli prese la tonsura il 18 febbraio 1640 e successivamente si trasferì a Roma. Grazie all'aiuto del fratello Carlo ricevette i primi incarichi ufficiali durante il pontificato di papa Urbano VIII (1623–1644). Odescalchi fece valere la sua notevole preparazione in campo economico e fiscale: il successore, Innocenzo X (1644–1655), lo nominò dapprima governatore di Macerata (ossia governatore delle Marche), poi nel 1648, di Ferrara. Qui, ancora una volta le sue elevate competenze economiche si rivelarono preziose. La sua accorta politica economica, la lotta alle frodi, la distribuzione di viveri e denaro ai poveri e il calmiere dei prezzi, ridiedero vita all'economia ferrarese afflitta da una prolungata carestia. Il 6 marzo 1645 papa Innocenzo X lo fece cardinale diacono. Nel 1650 fu nominato vescovo di Novara. Accettò allora di essere ordinato sacerdote, divenendo presbitero il 20 novembre 1650 e poi vescovo il 30 gennaio 1651, consacrazioni avvenute entrambe a Ferrara. Pochi anni dopo offrì le dimissioni al pontefice poiché il luogo non giovava alla sua salute. Il nuovo papa, Alessandro VII (1655–1667) accolse la sua richiesta e lo richiamò a Roma (1656) dove ottenne un cospicuo vitalizio, che decise di devolvere interamente alla diocesi di Novara per i bisogni della popolazione. Innocenzo XI fu eletto papa il 21 settembre 1676 nel Palazzo Apostolico e fu incoronato il 4 ottobre dal cardinale protodiacono Francesco Maidalchini. In memoria di Innocenzo X, che lo creò cardinale, e per l'amicizia con il cardinale Alderano Cybo–Malaspina, parente di Innocenzo VIII, scelse il nome pontificale di Innocenzo XI. La cerimonia d'incoronazione, avvenuta il 4 ottobre 1676, fu infatti singolarmente semplice e modesta, perché il nuovo papa volle che il denaro che si sarebbe potuto risparmiare in tale occasione fosse distribuito alle chiese e ai poveri di Roma. Presagio della volontà di ferro di papa Odescalchi era già stata, peraltro, la sua decisione di fare sottoscrivere ai cardinali una dichiarazione elettorale come condicio sine qua non per la sua accettazione del pontificato: Benedetto Odescalchi voleva avere la mano libera nell'affrontare la riforma della Chiesa e dei costumi, sia dei chierici sia dei laici
Monografia (1681) Vocabolario toscano dell'arte del disegno nel quale si esplicano i propri termini e voci, non solo della pittura, scultura, & architettura; ma ancora di altre arti a quelle subordinate, e che abbiano per fondamento il disegno, con la notizia de' nomi e qualità delle gioie, metalli, pietre dure, marmi, pietre tenere, sassi, legnami, colori, strumenti ed ogn'altra materia, che seruir possa tanto alla costruzione di edifici e loro ornato, quanto alla stessa pittura e scultura. Opera di Filippo Baldinucci fiorentino agli illustrissimi e virtuosissimi signori Accademici della Crusca