Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere
Biografia
Nata con lo scopo di produrre studi originali in ogni campo del sapere, l'Accademia iniziò la sua storia a Mantova in epoca gonzaghesca dapprima sotto il nome di "Accademia degli Invitti" tramutato nel 1648 in "Accademia dei Timidi" fino a che, fortemente infulenzato dall'epoca dei lumi, Giuseppe II, co–reggente con la madre, l'imperatrice Maria Teresa, nel 1767 informò il conte Firmian, governatore della Lombardia, della sua intenzione di riformare l'Accademia dei Timidi, aprendola agli studi scientifici. Si decise che la scelta dei suoi membri fosse estesa all'élite intellettuale di tutta la Lombardia austriaca e che la rinnovata accademia fosse suddivisa in quattro classi: Filosofia, Matematica, Fisica sperimentale, Belle Lettere. Così nacque la "Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere" il cui atto formale di istituzione fu siglato da Maria Teresa, Imperatrice d'Austria il 4 marzo 1768. Nel periodo asburgico, l'Accademia fu una vera e propria istituzione universitaria, celebre in Italia e all'estero. Nel 1775 venne fusa con l'Accademia di Pittura, Scultura e Architettura. Le attività dell'Accademia comprendevano studi e ricerche in ogni campo del sapere dell'epoca, stimolando studi sui problemi più importanti del tempo, in particolare sull'idraulica e sulle acque pubbliche, sulle condizioni igieniche e su temi medico–chirurgici. A seguito della Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte e del conseguente nuovo assetto territoriale della città di Mantova, il 31 maggio del 1797 l'Accademia mutò il nome con il titolo di Accademia Virgiliana. Tra gli accademici illustri Cesare Beccaria, Giuseppe Parini, Lazzaro Spallanzani, Pietro Verri, Alessandro Volta. L'Accademia Nazionale Virgiliana è retta dallo statuto, approvato con decreto n. 1151 del Presidente della Repubblica Italiana in data 19 dicembre 1983 e integrato nel 1996 con decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali del 24 aprile 1996. Pubblica dal 1863 i volumi degli "Atti e Memorie” e svolge un'intensa attività editoriale
Monografia (1786) Dissertazione sopra il quesito come si generino i vortici orizzontali e verticali appiè degli argini in corrosione; come agiscano alla distruzione di essi, ed in qual maniera possano prevenirsi, o togliersi il più prestamente: presentata al concorso dell'anno 1784 e qualificata coll'accessit dalla Reale accademia di scienze, e belle lettere di Mantova