Persona

Biografia

Nacque a Modena dove si addottorò dapprima in utroque iure, per dedicarsi successivamente agli studi fisici e matematici di cui era appassionato. Nel 1661 ottenne la nomina di Filosofo e Matematico ducale da Alfonso IV d'Este, carica che gli permise di dedicarsi completamente agli studi: collaborò col marchese Cornelio Malvasia a ricerche astronomiche nell'osservatorio che questi aveva impiantato nella sua villa di Panzano. Alla morte del duca nel 1662, seguì il marchese Malvasia a Bologna, continuando fino alla morte di Malvasia nel 1664 quando gli venne affidata la cattedra di matematica nell'Università di Bologna che coprì per più di un decennio. Abile costruttore di strumenti astronomici e matematici, ne fornì a specole pubbliche e private. Diede importanti contributi anche agli studi anatomici essendo tra i primi a praticare la trasfusione di sangue negli animali. Quando abbandonò Bologna per Padova eresse la specola del seminario di Padova, gli fu commesso di regolare il Piave e altri fiumi ed espose a questo riguardo teorie ardite che, combattute prima aspramente, vennero difese assai più tardi da Pietro Paleocapa. Si occupò ancora di controversie religiose, di miniere, di fortezze, di altri argomenti di ingegneria e di monete. La sua attività nel campo astronomico si esercitò in molti rami diversi: effemeridi, osservazioni di comete, di stelle variabili, teorie planetarie e solari. Scoprì una cometa e per primo segnalò nel 1668 la variabilità di Algol, memorabile inizio del moderno studio sistematico delle variazioni di splendore delle stelle. Nelle sue frequenti polemiche demolì con vigore parecchie dottrine antiquate: prima tra tutte quella delle influenze astrologiche. Morì a seguito di un colpo apoplettico e venne sepolto a Padova nella Chiesa di S.Benedetto dei Monaci Olivetani Le sue pubblicazioni sono ricordate nella Biblioteca matematica italiana di Pietro Riccardi e trattano argomenti svariatissimi. Un cenno particolare merita quella dal titolo: La livella diottrica, nuova invenzione per livellare col cannocchiale con maggior esattezza e facilità che per l'addietro non s'è fatto, aggiuntovi il modo di misurare una distanza incognita con una sola stazione guardando nel cannocchiale (Bologna 1674) dove, tra l'altro, si trova la prima descrizione di un cannocchiale distanziometrico. Un cratere della Luna, a 45°48–²S 20°36–²W, prende oggi il suo nome, Montanari, come pure un asteroide, 8421 Montanari.

Monografia (1786) Dissertazione sopra il quesito come si generino i vortici orizzontali e verticali appiè degli argini in corrosione; come agiscano alla distruzione di essi, ed in qual maniera possano prevenirsi, o togliersi il più prestamente: presentata al concorso dell'anno 1784 e qualificata coll'accessit dalla Reale accademia di scienze, e belle lettere di Mantova