Monografia, Antico

Persona, Erudito gesuita
Periodo: (1602–1680)
Note biografiche: Personalità eclettica e muliebre, Kircher è stato uno degli ultimi rappresentanti dell'enciclopedismo seicentesco. Scrittore di fama europea, fu autore di molte opere che spaziano in vari campi del sapere, dalla filologia alla fisica, alla liturgia sacra, all'astronomia, alla storia naturale, alla matematica, alla musica, all'egittologia, alla geografia e alla civiltà cinese. All'età di 14 anni entrò come novizio nel Collegio Gesuita di Fulda e divenne professore di filosofia e matematica a Würzburg, dove insegnava anche siriaco e ebraico. Nel 1631 pubblicò la sua prima opera, "Ars magnesia" sul magnetismo. A causa dello scoppio della Guerra dei trent'anni dovette rifugiarsi dapprima ad Avignone per trasferirisi successivamente a Roma dove insegnò matematica, fisica e lingue orientali al Collegio Romano. Qui, nel 1651, costituì un fondo museale noto ora come Museo Kircheriano, in cui sono raccolte e conservate oltre ai reperti di arte classica, orientale e amerindiana, anche le famose macchine ottiche fatte costruire dallo stesso fondatore per scopi di studio e diletto. Kircherè stato considerato il fondatore dell'Egittologia in quanto portò avanti uno dei primissimi studi sui geroglifici egiziani, stabilendo il legame corretto tra la lingua egizia antica e il copto. Nel 1644, in virtù delle sue conoscenze approfondite in materia, iniziò una collaborazione con Gianlorenzo Bernini per la progettazione della Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona in Roma alla cui decifrazione delle iscrizioni geroglifiche presenti sull'obelisco, (intorno al quale sarebbe sorta la fontana), Kircher dedicò l'opera "Obeliscus Pamphilius" del 1650. Egli interpretava i geroglifici simbolicamente piuttosto che semanticamente: per lui ogni simolo racchiudeva in sé una molteplicità infinita di significati, rivelati dalla divinità direttamente a chi li aveva scritti. In questo modo Kircher poté riscontrare elementi religiosi propri del cristianesimo della sua epoca anche nei segni geroglifici, adducendo questa presunta coincidenza di significati alla comune origine divina della rivelazione cristiana e della sapienza egizia. Kircher fu anche uno dei primi studiosi ad osservare microbi attraverso un microscopio, tanto da proporre la tesi che la peste fosse causata da un microrganismo infettivo, e da suggerire misure efficaci per prevenire la diffusione della malattia. Mostrò un vivace interesse per la tecnologia e le invenzioni meccaniche. La sua genialità fu adombrata dal razionalismo cartesiano negli ultimi anni di vita, ma fu apprezzato nuovamente a partire dal tardo XX secolo, grazie a diversi studiosi moderni tra cui Alan Cutler. Morì a Roma all'età di 78 anni: il suo cuore è ancora conservato presso il santuario della Mentorella. Il luogo di sepoltura del corpo è incerto, ma si crede sia nel sotterraneo (ora inaccessibile) che collega la chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio con la chiesa del Gesù, insieme ad altre tombe di prelati e insigni personaggi dell'ordine. Tra le sue principali opere: "Magnes, sive de arte magnetica" (1641), " Ars magna lucis et umbrae" (1645), "Oedipus Aegyptiacus" (1652) "Mundus subterraneus" (1665), "China illustrata" (1667) e "Arca Noé" (1675)
Lingua: Latino
Paese: Germania
Persona, Cartografo, editore e incisore olandese
Ruolo: Tipografo
Periodo: 1588 - 1664
Note biografiche: Figlio dell'editore e libraio Jan Janszoon il Vecchio, nel 1612 sposò Elisabeth de Hondt, figlia dell'incisore e cartografo Jodocus Hondius. Pubblicò le sue prime mappe di Francia e Italia nel 1616. Nel 1623 Janssonius possedeva una libreria a Francoforte sul Meno, in seguito anche a Danzica, Stoccolma, Copenaghen, Berlino, Königsberg, Ginevra e Lione. Nel 1627 sua moglie Elisabeth morì e Janssonius si risposò con Carlier Elisabeth nel 1629. Nel 1630 formò una società con il cognato Henricus Hondius e insieme pubblicarono atlanti sotto il nome di Mercator/Hondius/Janssonius. Janssonius ampliò l'atlante di Hondius ribattezzandolo "Atlas Novus": tre volumi nell'edizione del 1638, di cui uno interamente dedicato all'Italia. Nel 1646 (un anno dopo una pubblicazione simile di Willem Blaeu) si aggiunse un quarto volume di mappe che rappresentavano le contee d'Inghilterra. Janssonius fu criticato per aver imitato le mappe di Blaeu, ma in realtà ne trasse ispirazione per crearne altre originali e di regioni diverse. Nel 1660, l'atlante, allora chiamato "Atlas Major", comprendeva undici volumi e richiamava un centinaio di autori e incisori tra cui un atlante delle città, dei mari e degli oceani in 33 mappe e del mondo antico in 60 mappe. L'undicesimo volume era rappresentato da un atlante celeste prodotto da Andreas Cellarius. Di tale opera si trovano edizioni in olandese, latino, francese e altre più rare in tedesco. Alla morte di suo cognato Jodocus Hondius II, Janssonius entrò in conflitto con Willem Blaeu per acquisire le tavole del defunto, ma alla fine fu Blaeu ad ottenerle. Successore di Janssonius fu suo genero Johannes van Waesbergen che portò avanti la sua attività di editore e libraio
Lingua: Latino
Paese: Paesi Bassi
Persona, Papa
Ruolo: Dedicatario
Periodo: 1599 - 1667
Note biografiche: Alessandro VII, nato Fabio Chigi è stato il 237º papa della Chiesa cattolica dal 7 aprile 1655 alla sua morte. Nacque a Siena dal conte Flavio Chigi Ardenghesca e da Laura Marsigli. I Chigi erano una nota famiglia di banchieri toscani: suo padre era discendente di Agostino Chigi e nipote di Papa Paolo V. Fabio ricevette dapprima un'ottima istruzione da un precettore privato, per poi studiare all'Università di Siena, dove conseguì tre lauree (la prima in utroque iure, poi in filosofia e in teologia), acquisendo un vasto sapere che spaziava dalla letteratura alla filosofia, dalla storia locale all'architettura. Dopo la laurea, verso la fine dell'anno 1626 si trasferì a Roma per iniziare la carriera nella Curia. Quivi conobbe intellettuali dell'epoca, tra cui Celso Cittadini e Giovanni Battista Borghese, frequentò le accademie dei Lincei, dei Virtuosi e degli Umoristi e personaggi quali Agostino Mascardi e Giovanni Ciampoli. Nel 1629 iniziò la carriera diplomatica, svolse l'incarico di inquisitore a Malta e Colonia. Nel 1634 fu ordinato sacerdote, poi nominato vescovo di Nardò e nel 1639 nunzio straordinario a Colonia. Chigi rappresentò gli interessi della Santa Sede nelle trattative di pace tra le potenze coinvolte nella Guerra dei Trent'anni, che portarono ai Trattati di Westfalia. Cardinale dal 1652, fu nominato da papa Innocenzo X Segretario di Stato. Fabio Chigi fu autore di una raccolta di poesie in latino "Philomathi Musae iuveniles" e data alle stampe a Colonia nel 1645 e poi a Parigi nel 1656 sotto il titolo di "Philomathi Labores Juveniles"
Lingua: Latino
Paese: Italia
Persona, Gesuita
Ruolo: Revisore
Periodo: 1600 - 1681
Note biografiche: Di famiglia nobile, nacque a Genova e nel 1616 entrò nella Compagnia di Gesù. Compì la sua formazione nel Collegio Romano. Terminati gli studi filosofici, nel 1624 iniziò il corso di teologia e fu pronto per l'insegnamento nonché giudicato abile a ruoli di governo. Trascorse la sua vita principalmente a Roma, tra gli istituti d'insegnamento della Compagnia e i palazzi apostolici. A partire dagli anni Quaranta iniziò anche l'attività di predicatore fino alla nomina nel decennio successivo a "concionator pontificis", carica ricoperta fino al 1675. Nel 1661 fu nominato vicario dell'ormai ottantenne e malato Goswin Nickel, con pieni poteri e diritto di successione e nel 1664 divenne ufficialmente l'XI preposito generale. In quegli anni Oliva considerò i problemi della Compagnia, in particolare sull'assenza di comunicazioni oneste e sincere tra i superiori e la curia generalizia, conseguenza anche delle pressioni dei principi per disporre dei religiosi al pari di loro sudditi naturali. Il rapporto contraddittorio con la curia papale e soprattutto con Innocenzo XI trovò un terreno d'incontro sul tema del nepotismo. Oliva guidò la Compagnia in una fase difficile della sua storia: emersero gravi conflitti all'interno della Chiesa tra i diversi ordini regolari e tra gli stessi ignaziani, in particolare su questioni dottrinali. In campo artistico ebbe rapporti con Gian Lorenzo Bernini e promosse l'opera pittorica del confratello Andrea Pozzo richiesto a Roma verso la fine del generalato per la decorazione della chiesa di S. Ignazio. Durante il suo governo vennero inoltre completate la chiesa di S. Andrea al Quirinale e la decorazione della chiesa del Gesù
Lingua: Latino
Paese: Italia
Persona, Poeta
Ruolo: Dedicatore
Periodo: 1611 - 1677
Note biografiche: James Alban Gibbes era un cattolico inglese, figlio di William Gibbes, medico di Henrietta Maria. Apparteneva alla Chiesa di Roma e vi risiedeva, dopo essersi laureato a Oxford. È noto per la sua cultura e per essere stato nominato Docente di Retorica a Roma da Papa Alessandro VII, mentre nel 1667 è stato nominato Poeta Laureato da Leopoldo di Germania. Nel 1668 furono pubblicati a Roma otto volumi di poesie, per lo più in latino
Lingua: Latino
Paese: Regno Unito

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Prima di scrivere il testo, Kircher si recò in Sicilia nel 1637–38 dove assistette a un' eruzione dell'Etna e Stromboli e discese nel cratere del Vesuvio al suo ritorno in Italia. Kircher si concentra sul "contenuto" della terra, i suoi laghi nascosti, i suoi fiumi di fuoco, e dei suoi strani abitanti. I temi principali sono la gravità, la luna, il sole, le eclissi, le correnti oceaniche, le acque sotterranee e gli incendi, la meteorologia, fiumi e laghi, idraulica, minerali e fossili, giganti sotterranei, bestie e demoni, veleni, la metallurgia e le miniere, l'alchimia, il seme universale e la generazione di insetti, erbe, la medicina astrologica, la distillazione, e fuochi d'artificio. L'opera, corredata da un considerevole apparato di illustrazioni e confortata da un consistente supporto di informazioni sulla geografia anche fisica del globo, sulla speleologia, è un trattato sulla struttura e sui fenomeni del pianeta terrestre, il cosiddetto “geocosmo”. Il libro contiene alcune delle prime tavole che illustrano l'interno della Terra e le eruzioni del Vesuvio e dell'Etna e altre raffiguazioni come la mitica Atlantide di Platone come un'isola nel mezzo dell'Oceano Atlantico, il ciclo dell'acqua (idrofilaci o moderni acquiferi) e di quello del fuoco interno terrestre (profilaci o moderne camere magmatiche)

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IRCRES (GE) - ISEM UTENZA: Y.I.2 No Biblioteca

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