Affiliazione: Consiglio nazionale delle ricerche. Istituto per le Tecnologie didattiche. Sede di Genova
Lingua: Italiano
Paese: Italia
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Le esperienze individuali derivanti da esigenze didattiche a volte “estreme”, come quelle degli studenti che non possono frequentare regolarmente (se non del tutto) le lezioni, hanno fornito e continuano a fornire, al mondo della scuola e della ricerca, un contesto unico per una profonda riflessione su nuove forme di scolarizzazione e di insegnamento. Si pensi all’istruzione ospedaliera e/o domiciliare, vale a dire un insegnamento di tipo “aperto”, che ignora la consueta dimensione spazio–temporale della classe, pur tuttavia garantendo quella dimensione sociale e comunicativa necessaria al pieno sviluppo del processo di insegnamento–apprendimento. È in questo senso che il contesto della didattica in situazioni estreme, dove tante sono le esperienze di inclusione socio–educativa centrata sull’uso di tecnologie della comunicazione, può essere considerato come potenziale crogiolo di innovazione didattica e crescita professionale per i docenti. Nella prima metà del contributo si cercherà di fare il punto sull’attuale rapporto fra tecnologia e pedagogia, sulla base del quale, nella seconda, si svilupperà una riflessione su come capitalizzare le numerose esperienze individuali di insegnanti ospedalieri e domiciliari, a vantaggio di una reale innovazione didattica estendibile al sistema–scuola.
# | Istituto/Sede | Collocazione | Inventario patrimoniale |
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